Racconti africani: in viaggio verso il parco nazionale di Mikumi

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In viaggio verso il Parco nazionale di Mikumi

Scorci di vita quotidiana a Dar es salaam
Nonostante fossi rientrata in Italia da poco tempo, mi preparo, in seguito all’apertura della mia agenzia, a tornare in terra africana. Ho visitato alcuni mesi fa, i parchi nazionali del nord, il famosissimo Serengeti e il Ngorongoro crater.  Questa volta decido di fare un itinerario meno battuto e meno turistico.
Penso a dei luoghi poco conosciuti e particolari per i miei clienti e decido di visitare i parchi del circuito del sud. Direzione: Parco Nazionale di Mikumi.
Mi preparo a vivere un’esperienza “local” con l’aiuto delle mie guide locali.  Dopo aver fatto scalo ad Addis Abeba in Etiopia, atterro il giorno di Pasqua a Dar es salaam.
Dar es Salaam, chiamata dalla popolazione locale Bongo, è la più grande città della Tanzania. La città si trova sulla costa dell’oceano indiano, di fronte all’isola di Zanzibar, facilmente raggiungibile con il traghetto oppure in aereo con circa mezz’ora di volo.
Subito mi immergo nel traffico locale tipico delle grandi città africane, tra “boda boda” e “bajaji”, negozietti e bancarelle ai bordi delle strade.
 
Bajaji
Dar es salaam ha delle zone caratterizzate da grandi alberghi di tipo internazionale, soprattutto nella zona delle spiagge e, altre in stile locale con piccole casette dai tetti in lamiera.
La giornata è festosa poichè la Tanzania, nonostante il mix di religioni e culture, è uno stato cristiano. Per le strade, nei numerosi bar e ristorantini tipici, si festeggia la Pasqua.
Nei primi due giorni passati a Dar es salaam, organizzo il mio itinerario. Dopo tutto l’inverno passato a Zanzibar, non sapevo cosa aspettarmi questa volta in terraferma, tra le regioni più remote dell’Africa nera. 
In Africa, durante l’organizzazione, è necessario tenere in considerazione diversi fattori: il primo in assoluto è che il tempo non conta! Non esistono, per esempio, orari per i bus e per i negozi. La cultura del “pole pole” si sente ovunque. In Africa l’orologio quasi non serve, è un luogo senza tempo.
Al mio terzo giorno in terra africana si parte verso il Parco nazionale di Mikumi
 
Gruppo di elefanti a Mikumi national park

 

Scopri il mio viaggio verso il Parco Nazionale di Mikumi

Il tempo di viaggio previsto è di circa sei ore di bus; al pensiero possono sembrare tante, ma non mi pesano, mi è sempre piaciuto avere il naso attaccato al finestrino e guardare fuori.

Di fronte ai miei occhi uno scenario indescrivibile. Dopo aver attraversato la savana, campi di mais, di girasoli e risaie. Dopo aver visto palme, piante di banane, baobab, bancarelle di ananas e frutta fresca, villaggi con i negozi dai colori variopinti e capanne di fango, masai che pascolano le mucche, gruppi di giraffe e antilopi, zebre, elefanti e un babbuino.. finalmente arrivo alle porte del Parco Nazionale di Mikumi

Un po’ preoccupata per la stagione della piogge, mi dirigo dalle guide che si occupano del safari nel parco. Il Parco Nazionale di Mikumi fu istituito nel 1967 ed è oggi, per dimensione, il quarto parco nazionale della Tanzania. Mikumi è uno dei migliori parchi dove è presente una grande esperienza di fauna selvatica. Non mancano gli elefanti, le giraffe, le zebre e i leoni che dormono sugli alberi. Concordo l’orario della partenza per il safari e mi spiegano che il momento migliore per vedere gli animali è la mattina presto. Imposto subito la sveglia per il giorno dopo e approfitto dell’ora di pranzo per recarmi in un ristorante locale.

La cucina africana è caratterizzata soprattutto dal riso, dall’ugali (polenta bianca di mais) e dalla carne. Ai bordi delle strade è facile trovare tanti ristoranti ed è praticamente possibile mangiare a tutte le ore del giorno. In questa zona è molto diffusa la carne di “kuku”, ma io prediligo “chips na mishikaki” o ugali con carne di capra arrosto. La cucina africana non è molto varia ma in compenso il paese è pieno di frutta e verdura gustosissime. 

Il viaggio prosegue con la ricerca di un villaggio masai… 

Questo viaggio è organizzato da www.mamaduniatravel.it

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